Stralcio dell'articolo apparso su De Rerum Natura N˚ 55
Testi Enrica Tascione e Lorenzo Liberatore, Ambiente e/è Vita
Fiume Aterno all’uscita delle Gole di San Venanzio. Foto Fernando Di Fabrizio
Raiano, nel cuore dell’ Appennino abruzzese, pur sorgendo alla quota relativamente bassa di 398 metri sul livello del mare, è una finestra delle sue dorsali . Sorge al margine di una conca dalla forma pressoché triangolare, la Conca di Sulmona, ed è stretto tra la Montagna del Morrone (2061 m), a Est, e l’allineamento M. Urano - le Serre - M. Prezza, a Ovest; ancora più a Ovest si trova il gruppo del Monte Sirente (2343 m). In dettaglio il paese si trova a ridosso dei rilievi Monte Urano (1080 m), Le Spugne (1046 m), Monte Mentino (1164 m) e Mandra Murata (1223 m) che lo separano verso ovest dalla Conca Subequana e verso nord dalla Valle dell’Aterno . Proprio tali rilievi formano dorsali a direzione nord-ovest/sud-est o nord-sud e sono attraversati dalle Gole di San Venanzio, una profonda e spettacolare incisione fluviale, che si estende da sud-est verso nord-ovest dal paese di Raiano al paese di Molina Aterno, entro cui scorre il Fiume Aterno. Al loro interno corrono un tratto della ferrovia L’Aquila-Sulmona, l’Acquedotto corfiniese e la S.S. 5 “TiburtinaValeria”, che dalla Piana del Fucino, passando per la Conca Subequana, raggiunge la Conca di Sulmona e quindi la costa adriatica. Le gole, infatti, costituiscono un passaggio agevole, utilizzato fin dal tempo dei romani, nell’attraversare questo tratto della catena appenninica, se non altro per la bassa quota (300-400 m). La Riserva Naturale Regionale “Gole di S. Venanzio”, istituita con L.R. n°84 del 16-09-1998, ha un’estensione di 1.072 ha e si colloca interamente nel territorio amministrativo del Comune di Raiano in Provincia dell’Aquila. Esso è situato ai limiti occidentali della Conca Peligna, con il suo centro storico ubicato nella porzione bordiera del grande terrazzo che delimita la profonda incisione valliva del fiume Aterno, e le zone di espansione disposte lungo il ventaglio delle strade che si aprono dal centro. La Riserva Naturale Regionale comprende le Gole di S. Venanzio dal confine con i territori comunali di Castelvecchio Subequo e di Molina Aterno, fino allo sbocco nella Piana di Sulmona e si inserisce tra i due crinali della dorsale di M. Mentino e la dorsale di Monte Urano, proseguendo lungo il corso del Fiume Aterno fino ad arrivare a ridosso dell’antica Corfinio (Ponte Lavatoio). Il contesto ambientale della Conca Peligna è di grande interesse. Ciò deriva essenzialmente dall’essere completamente circondata dalle grandi formazioni montuose appenniniche centrali il cui livello di naturalità in termini vegetazionali e faunistici è generalmente altissimo, nonché sotto il profilo delle caratteristiche fisico-morfologiche. All’interno delle Gole, impervie e rocciose, va segnalata la presenza di rapaci diurni tra i quali primeggia l’Aquila reale (Aquila chrysaetos), e il Falco Pellegrino (Falco peregrinus) noto per essere un predatore aereo di colombacci e storni.
Falco pellegrino. Foto Marco Messa.
Rete Sentieristica
La Riserva “Gole di San Venanzio“ è dotata di una rete sentieristica interessantissima . Di assoluto livello anche la dotazione infrastrutturale della rete escursionistica che può contare su di una cartellonistica diffusa e tematica e di bacheche informative differenziate a seconda dei tracciati . I tracciati si snodano all’interno dell’area protetta per circa km 50 e sono caratterizzati per livelli di difficoltà differenti al fine di soddisfare la sempre crescente richiesta di fruizione.
Comments